giovedì 11 luglio 2013

Sit-in Cobas, 10 luglio‏

Riuscito il sit-in al MIUR indetto nella giornata odierna da Inidonei, precari amministrativi e tecnici, ITP  delle classi di concorso C555 e C999, Modelli viventi, che in più di cento si sono ritrovati per dichiarare ufficialmente aperta la nuova stagione ‘estiva’ di mobilitazioni contro le scelte del Governo Letta.
Il parlamento, infatti, nonostante la presentazione di uno specifico progetto di legge, depositato  sia al senato che alla camera e firmato da tutti i partiti, frena sui tempi dell’approvazione, allontanando nuovamente i tempi dell’abrogazione delle norme contenute nella spending di Monti (deportazione degli  insegnanti che per gravi patologie hanno dovuto lasciare le classi - e lavorano nelle biblioteche scolastiche, sui laboratori didattici o come supporto al piano dell’offerta normativa - sui posti del personale precario amministrativo e tecnico). L’incredibile persecuzione nei confronti di personale già provato dalla malattia, che si vorrebbe far transitare su posti che non possono essere occupati da personale malato, lascia perplessi gli stessi senatori e deputati ( PD-M5S-SeL-Lega Nord) che hanno presentato i disegni di legge e continuano a spendersi per una soluzione positiva della incredibile vicenda, nel sostanziale silenzio delle organizzazioni sindacali che siedono al tavolo nazionale della trattativa. Incomprensibilmente il governo continua ad accanirsi contro 3.500 docenti malati adducendo motivi di finanza pubblica e così,  mentre gli organi di stampa denunciano lo scorrere di un fiume di soldi devoluti dal MIUR a soggetti senza requisiti ( si è parlato di circa 10 miliardi di euro), si cerca di risparmiare 100 milioni di euro da una dubbia operazione economica.
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta durante il sit-in, in un incontrodurato oltre un'ora e i dirigenti presenti hanno fornito spiegazioni per le questioni prettamente tecnico-amministrative ( questione nomine e organici ATA - gli unici posti disponibili per il ruolo saranno quelli per i collaboratori scolastici, occorrerà un cambiamento del regolamento sulle proroghe dei contratti-  passaggio ITP sulle classi di concorso e nuova ordinanza per specificare il diritto a tale passaggio), rimandando per le questioni politiche relative agli inidonei, ai competenti sottosegretari di stato che si stanno occupando di seguire il dibattito parlamentare in corso. I docenti inidonei hanno già preso i contatti necessari per proseguire con gli incontri, sia per quanto riguarda la parte politica ( sottosegretari di stato) sia per le questioni economiche ( commissioni bilancio senato e camera), ma hanno anche deciso di continuare nella mobilitazione perché considerano ingiustificato l’accanimento nei loro confronti.
I docenti inidonei, che hanno stretto un’alleanza di ferro con gli altri lavoratori implicati nella vicenda ( precari amministrativi e tecnici che perderebbero il proprio posto dopo decenni di lavoro e in una situazione di già dura penalizzazione per migliaia di famiglie in difficoltà, Insegnanti tecnico pratici coinvolti nella stessa operazione, Modelli Viventi), hanno infatti deciso di continuare la propria mobilitazione attraverso la formula dei presidi permanenti, flash mob, sit-in, che hanno caratterizzato il luglio scorso, nelle modalità che saranno decise durante i lavori seminariali che i Cobas svolgeranno a Genazzano  dal 12 al 14 luglio prossimo, nei cui lavori uno spazio specifico sarà dedicato proprio ad inidonei, precari ATA, ITP.

da COBAS

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