Sit-in di protesta delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola
Ø Contro la riduzione dei posti di lavoro
Ø Per le immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili
Ø Per il rinnovo del contratto
Ø Per la tutela dei lavoratori inidoneiØ Per la difesa della scuola pubblica
La Repubblica Firenze
MARTEDÌ, 02 LUGLIO 2013I sindacati indicono per giovedì una giornata di protesta in vista del prossimo anno
Mancano
tecnici e impiegati “nelle scuole sarà emergenza” I posti vacanti sono
845 In più c’è il problema del transito forzato, cioè del passaggio nei
ranghi Ata dei docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute LE SCUOLE sono ancora aperte, e già si profilano i problemi della ripresa. Che sarà, manco a dirlo, all’insegna dell’emergenza.
Tutti d’accordo i sindacati della scuola, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda-Unams,
che giovedì 4 luglio terranno un sit-in davanti all’Ufficio scolastico
regionale (ore 10-12) dal titolo Ata’s day, per buttare sul tappeto i
tanti problemi del personale Ata, ma in generale di tutti i lavoratori
della scuola, di cui «rischiano di fare le spese sia loro, che gli
studenti e le loro famiglie».
I
numeri sono drammaticamente semplici: per il prossimo anno scolastico,
dicono i sindacati, a fronte di 6 mila alunni in più si prevedono ben
871 posti Ata
vacanti (cioè di ruolo, e che si potrebbero coprire anche subito), di
cui 169 di assistente ammini-strativo, 55 di assistente tecnico e gli
altri di varie figure professionali, dai direttori di servizi
amministrativi ai cuochi, perché, «col pretesto dei costi, le immissioni
in ruolo vengono rinviate in barba all’efficienza delle scuole e dei
diritti del personale». Ma «bloccare le assunzioni è come dire tagliare
posti, vista la crescita degli studenti» dice Alessandro Rapezzi,
segretario Cgil. Per i docenti (845 i posti scoperti, ma il concorso è
fermo a causa delle numerose dimissioni dei commissari per scarsa
remunerazione) è addirittura nebbia fitta, mentre, oltre l’annosa
questione dell’ingiustificato «scarto» fra organico di fatto e organico di diritto (di circa 1.500 posti, mentre almeno 1.000 «sarebbero stabilizzabili»), c’è anche, secondo i sindacati, quello del transito
forzato (per legge) dei docenti inidonei per motivi di salute nei
ranghi Ata. Dove, si fa notare, occuperebbero 200 dei 214 posti vacanti di assistente amministrativo e tecnico, «senza venire valorizzati nella loro specifica professionalità, e sottraendo occupazione in un settore che non è il loro».
Da qui la richiesta al Parlamento di «cancellare al più presto la
norma», e inoltre di consentire alle scuole cosiddette sottodimensionate
(costrette, cioè, ad avere dirigenti «a mezzo servizio » con altre
scuole) di averne invece uno «intero», visto che, si fa notare, «la
Toscana ha già razionalizzato le sue scuole più di altre regioni, e
secondo lo stesso ministero avrebbe diritto a 534 scuole anziché alle
483 di oggi». Tutti provvedimenti a costo zero, dicono i sindacati, «che
consentirebbero, se approvati subito, di ripartire con un minimo di
serenità».
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