martedì 27 novembre 2012

11 anni di Conbs (2)



Resoconto azioni attuate (dal 2002 al 2013)



All’inizio di Ottobre 2002 si conoscono i contenuti della futura Finanziaria, in particolare quello che diventerà l'art. 35. I docenti inidonei utilizzati nelle biblioteche iniziano subito a discuterne e a fine novembre si costituisce il  CONBS - Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici.

Il 1° gennaio 2003 la Legge Finanziaria entra in vigore e successivamente viene emanata la Circolare applicativa231.

Il 16 febbraio 2003 si tiene il Congresso CONBS a Firenze, che vede per la prima volta insieme gli inidonei delle biblioteche e quelli utilizzati in altre attività. A Firenze vengono decise la piattaforma rivendicativa e le azioni rivolte a sollecitare i sindacati, il governo e l’opinione pubblica, oltre alle azioni di tutela dei diritti dei docenti inidonei.
Infatti il 18 marzo 2003 gli aderenti CONBS producono ricorso collettivo al Tar del Lazio, e altri ricorsi saranno presentati ai giudici del lavoro di Parma, Pisa, Livorno e Roma. Purtroppo tutti i ricorsi saranno respinti dalle successive sentenze della Corte Costituzionale. Ma un risultato comunque importante è che la C.C. stabilisce che lo Stato non può licenziare senza proporre un lavoro alternativo.

L’11 dicembre 2003  avviene l’incontro di una delegazione CONBS con i sindacati CGIL e UIL Scuola, che approvano la piattaforma e si impegnano a sostenerla.
Infatti i sindacati concertativi si incontreranno 13 volte con il passato Ministero e 3 volte con l’attuale, inoltre emetteranno, seppure con scarsa incisività, diffide, denunce, proposte di legge, proposte di emendamento alle Finanziarie, tutte disattese da entrambi i governi succeduti in questi anni.
Il risultato è solo uno: nel contratto collettivo viene recepito l’art. 35, mentre nessuna delle richieste Conbs viene accettata.

Contemporaneamente gli aderenti contattano rappresentanti dei partiti e parlamentari e scrivono al Presidente della Repubblica e ai presidenti di Camera e Senato.
Le sollecitazioni ai partiti di sinistra ottengono 3 interpellanze parlamentari, un emendamento alla finanziaria 2006 e 3 progetti di legge.
Nel luglio 2003 viene anche presentata dal Conbs  una petizione al parlamento europeo.

Numerosissime le lettere alla stampa e alle principali trasmissioni televisive: soltanto il Tg3 in una storica edizione del 21 febbraio 2006 trasmette un servizio sulle biblioteche scolastiche e sugli inidonei.
Ci va meglio con la radio, infatti nostri colleghi riescono a parlare 3 volte a Radio anch’io e una volta a Prima Pagina., il 25 ottobre 2005  a seguito della protesta alla giornata delle biblioteche scolastiche.

Anche i contatti reiterati da molti aderenti al Conbs e da altri inidonei con la stampa non ottengono quella risonanza che ci si aspetterebbe alla notizia del futuro licenziamento di 5000 persone: solo alcuni giornali locali e il Manifesto pubblicano la notizia e solo nella rubrica delle lettere. Bisogna aspettare l’inizio del 2006 per avere dei veri e propri articoli su Repubblica e la Nazione di Firenze.
Si distingue ItaliaOggi, che pubblica nella rubrica AziendaScuola diversi articoli sul percorso normativo dell’art.35, a volte anche con pesanti illazioni nei confronti degli inidonei, prontamente smentite dagli interessati.

La stampa di settore è un po’ più sensibile alla problematica, infatti nostri articoli vengono pubblicati su Rassegna delle Biblioteche Scolastiche, Andersen, Diritto e Cultura.

Vista la scarsa incidenza dell’azione  informativa sull’opinione pubblica, sul Governo e sugli stessi organi scolastici, gli aderenti al Conbs decidono di stilare il già citato Libro Bianco con tutte le attività da loro svolte nelle scuole e negli uffici,  e a questo stesso scopo il  7.2.2005 si tiene a Milano il Convegno “Biblioteche(in)visibili”.

Però gli organi di informazione continuano a tacere e, per far conoscere al pubblico la problematica dell’art.35, ci si rivolge anche a personaggi dello spettacolo e della cultura: Dario Fo e Franca Rame, Paolini, Grillo, Alberoni,  Diego Cugia, Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Furio Colombo.
Furio Colombo è il solo a provare interesse per la vicenda.

Ci si rivolge anche all’Associazione italiana biblioteche, attraverso la sua lista di discussione e i suoi organi di stampa, per sensibilizzarla almeno per quanto riguarda chi lavora nelle biblioteche, e una di noi entra a far parte della Commissione nazionale biblioteche scolastiche. Tuttavia le problematiche dei 113 non trovano consensi nemmeno qui, almeno fino al 2012, quando il presidente dell’AIB Parise scrive al Ministro Profumo e al Presidente della Repubblica.

Si studia anche il problema del burnout e si cercano contatti col maggior studioso italiano. Si istaura uno scambio di informazioni che porterà nel 2012 a una ricerca congiunta sulle malattie che hanno portato all’inidoneità.

Contemporaneamente il dibattito in seno alla lista di discussione porta al ripensamento dei compiti svolti e dei rapporti nei posti di lavoro, così si elaborano 3 proposte: la revisione del contratto collettivo integrativo per gli inidonei, la proposta di legge del  Docente documentalista e la proposta di istituzione del Dars, il docente addetto alle risorse e ai servizi, come ameremmo definirci.

Intanto il clima politico sta cambiando e i docenti inidonei sperano che il ricambio di governo porti ad una cancellazione dell’art.35. Perciò il Conbs partecipa con un proprio intervento alla giornata sulla scuola alla Fabbrica del Programma di Prodi il 17.5.2005.
Successivamente delegazioni Conbs portano contributi e organizzano volantinaggi nelle principali manifestazioni legate al mondo della scuola, in particolare all’incontro pubblico di Legambiente il 1° giugno 2006 e all’incontro nazionale DS sulla scuola il 10 giugno 2006.

Inoltre il Conbs chiede udienza alle Commissioni Lavoro e Cultura di Camera e Senato appena insediate.

Sembra che la soluzione del problema sia vicina, infatti il  I settembre 2006  una delegazione Conbs  è ricevuta dalla Viceministro Bastico e 12 Ottobre 2006  la stessa delegazione  viene ascoltata alla Commissione Cultura della Camera.
Invece la bozza della Finanziaria 2007 si rivela una grande delusione in quanto, confermando in pieno l’art.35 e prolungando solo di un anno i termini per la risoluzione del rapporto di lavoro, dispone la messa in opera di un piano di mobilità da realizzarsi in due scaglioni, a giugno 2007 e giugno 2008.

Questo porta a nuove lettere ai presidenti di Camera e Senato, al Presidente della Repubblica e agli organi di informazione e alla Manifestazione Conbs  a Roma il 13 Novembre 2006, realizzata con il contributo dei Cobas.

Il 19 Gennaio 2007 la viceministro della Pubblica Istruzione Bastico dichiara a Pisa che gli inidonei sono numeri da cancellare nel novero dei docenti, in quanto alzano la media nazionale docenti/alunni e questo intervento apre la strada all’ipotesi di una mobilità verso gli ATA.

All’interno del Conbs si capisce che a questo punto devono parlare gli utenti  e si apre una campagna nazionale per raccogliere mozioni all’interno dei posti di lavoro contro l’art.35 e il comma 608 e a sostegno dell’opera dei docenti utilizzati.

Il 23 marzo 2007 si tiene il Convegno “La protesta dei segnalibri” organizzato dal Conbs insieme ai Cobas.

Il 19 Maggio 2007 il Conbs riceve il Premio Andersen come “Protagonista della promozione della cultura e della lettura” con la motivazione:
Per aver sostenuto con forza, spesso in un contesto generale di incomprensione, la necessità dell'esistenza delle biblioteche scolastiche e del riconoscimento del bibliotecario scolastico in quanto figura professionale autonoma, indispensabile per l'educazione e la crescita culturale dei ragazzi.

Il 25 Giugno 2008 viene siglato il Contratto collettivo integrativo in cui si stabilisce un ruolo ad esaurimento per gli inidonei e una successiva circolare dichiara scongiurato il licenziamento.

Si ottiene così una tregua che durerà poco più di 3 anni, fino alla manovra Finanziaria 2011 (Legge 111) dove i docenti utilizzati in altri compiti  vengono posti in mobilità volontaria verso il ruolo ATA e obbligatoria verso altre Amministrazioni.
La situazione si inasprisce ulteriormente con la Spending review (L.135) del 2012 che sancisce il definitivo passaggio obbligatorio nel ruolo ATA.
Nel frattempo viene anche promulgato il DPR 171 che complica ulteriormente la normativa e la prassi sulla concessione dell’inidoneità.

Dal Luglio 2011 l’attività del Conbs riprende a pieno regime, assistendo i docenti inidonei nelle difficili situazioni che si vengono a creare con gli UST e i DS, informando sulle novità legislative e gli iter normativi, facendo consulenza sulla complessa burocrazia scolastica, sollecitando politici, sindacati e ministeri coinvolti per  un ripensamento che blocchi l’uscita del decreto attuativo.
A tale proposito il Conbs avanza numerose proposte operative sia di riordino dell’istituto dell’inidoneità, sia di risparmio di spesa.

Nella primavera 2012 promuove insieme all'AIB Puglia l'appello in favore delle biblioteche e dei bibliotecari scolastici.
Come già detto nell'autunno 2012 collabora col dr. Vittorio Lodolo D’Oria e pubblica lo studio sulle malattie professionali degli insegnanti.

Ad Aprile 2013 promuove insieme all'AIE e all'AIB Puglia il convegno Una, cento, mille biblioteche nelle scuole .

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